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Letta al Villaggio, saluti e doni agli azzurri. "Saranno all'altezza dell'evento. Il Governo crede nella candidatura ai Giochi 2024"

phoca thumb l lettaferrarogmt007Il sole illumina il building 20 del Coastal Village di Adler, avvolto orgogliosamente dalle bandiere tricolori: l’invidiabile colpo d’occhio accoglie l’arrivo del Presidente del Consiglio Enrico Letta nella sede della missione azzurra. Ha mantenuto la promessa, il Premier. Voleva salutare gli atleti, i tecnici e tutti i componenti della delegazione italiana. Un giro veloce per i locali della palazzina, la richiesta di notizie sulle gare, strette di mano e incoraggiamenti affettuosi, in un clima di affettuosa condivisione. Quindi l’incontro con i ragazzi: gli azzurri del pattinaggio pista lunga, tra cui Matteo Anesi e Mirko Nenzi, le domande rivolte a Nicole della Monica, Stefania Berton e Matteo Guarise, del Pattinaggio di Figura, e infine gli auguri rivolti a Carolina Kostner per il suo 27° compleanno. Una medaglia di Palazzo Chigi in dono all’ex portabandiera di Torino 2006, ritirata a nome della squadra davanti al Presidente del CONI, Giovanni Malagò, al Segretario Generale, Roberto Fabbricini e al Capo Missione Carlo Mornati, per un’avventura da ricordare e da ascrivere negli annali. Tanti quesiti, la passione per lo sport sullo sfondo. “Quali aspetti curate maggiormente nella vostra preparazione?”, l’interrogativo più frequente, e poi aneddoti geografici, amarcord agonistici, prospettive future. Uno sguardo alle prove della discesa libera maschile, con Fill e Heel protagonisti, e poi lo spostamento, rigorosamente a piedi, a Casa Italia. Per una conferenza stampa all’insegna di propositi, ambizioni e lucide disamine.

Aperta dalle parole del Presidente Malagò. “Sarà difficile conquistare medaglie ma siamo a posto con la coscienza, abbiamo lavorato bene, in piena collaborazione con le Federazioni. Nei prossimi anni dobbiamo colmare lacune, anche di impiantistica, relative al pattinaggio pista lunga e ce la metteremo tutta. La nuova legge può aiutarci in questo senso. Siamo felici della presenza di Enrico Letta, ha mantenuto la parola, dimostrando la sua coerenza e la sua vicinanza. Un segnale molto apprezzato, anche a livello internazionale”.

E lui, il Presidente del Consiglio, non si è sottratto alle domande, almentando le speranze per Sochi 2014 e rilanciando il sogno di una candidatura italiana per i Giochi del 2024. “Al Villaggio ho visto tante belle facce, di gente che ha investito molto in termini di sacrificio per arrivare fino ai Giochi. Sono convinto che, comunque vada, faranno il massimo per rappresentare degnamente il nostro Paese. Per noi lo sport è una dimensione fondamentale, che comprende ovviamente gli sport invernali. Vuol dire tanto in termini di attività e di ritorno. Non potevo mancare in un’occasione del genere. C’è tanto di sistema Italia a Sochi. Sono circa 50 le aziende che hanno lavorato sui Giochi, stanno facendo bene, un po’ di tricolore di scorge ovunque e questo è importante. Sono contento di essere qui, di aver manifestato la vicinanza del Paese alla missione azzurra e alle imprese. Sono venuto qui a rappresentare quei valori che animano la nostra azione e sono convinto che questa esperienza farà bene alla Russia, per gli effetti che saprà produrre. Ho avuto molti incontri interessanti, tra cui quello con il Presidente del CIO, Thomas Bach. Gli ho ripresentato l’intenzione del Governo Italiano di accompagnare e sostenere, con tutto ciò che sarà necessario, una candidatura per le Olimpiadi del 2024. Sarà uno degli impegni dei prossimi mesi, anche se va gestito con attenzione. Ho visto Shinzo Abe, il mio collega giapponese, e l’ho invitato in Italia: loro hanno ottenuto l’assegnazione dei Giochi 2020, parlerò con lui anche di queste cose. Sarà a Roma probabilmente a maggio, per noi è punto di riferimento importante nella corsa. Di certo non possiamo ispirarci ai costi e al concetto utilizzato dai russi per Sochi, faremo solo quello che sarà alla nostra portata”. L'ultimo saluto è del sindaco del Villaggio di Adler, l'olimpionica Elena Isanbaeva, che a Formia ha costruito molti suoi successi e porta l'Italia nel cuore.
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